Un'intera giornata di eventi, nel nome di antichi insediamenti e produzioni vitivinicole
Palio del bigonzo: orari e protagonisti
Domenica 8
settembre, oltre la corsa con
i barellini,
la gara tra
arcieri ai vertici nazionali

RADICOFANI
(VAL D’ORCIA) – Il Palio del bigonzo e, in programma domenica 8 settembre, e
si fanno pronostici, ora che sono stati svelati i nomi dei
protagonisti. Nella
sfida tra gli antichi borghi di
Radicofani si cimenteranno le cinque contrade, che hanno fatto le
seguenti scelte. Castello:
corridori David Bechini, Lorenzo Rappuoli, Francesco Vannuccini,
Vladyslav Kabanov, arcieri Lorenzo Tondi e Michelangelo Fatini.
Castelmorro:
corridori Emiliano Giuliacci, Tommaso Fabbrizzi, Luca Rosi, Niccolò
Rossi, arcieri Maurizio Aggravi e Leonardo Mazzaferri; Bonmigliaccio:
corridori Michele Terzuoli, Massimiliano Calussi, Giorgio Prosa,
Leonardo Cialini, arcieri Andrea Rossi e Cipriano Quadrano; Borgo
Maggiore:
corridori Filippo Goracci, Matteo Perugini, Francesco Bisconti,
Giacomo Sabatini, arcieri Alvise Papini e Michele Perugini;
Contignano:
Giacomo Giacomo Costa (riserva), Jacopo Faedda, Demba Balde, Mattia
Ceccuzzi, Michele Taromina, arcieri
Juri Guerri e Federico Cianetti; Bonmigliaccio,
Borgo Maggiore, Castello e
Castelmorro,
che rappresentavano i nuclei abitati dell’antica
Radicofani
e quello di Castello
di Contignano.

Come
si intuisce, due sono le
competizioni principali:
la gara
degli arcieri
e la corsa
del palio,
con
la prima che
decide
l’ordine di partenza, assegnando al vincitore la posizione migliore
e, a scalare, alle
altre contrade,
rispettando il punteggio e
la relativa graduatoria.
Si determina così una
“griglia” di partenza da parte delle due coppie di “barellieri”
che si alterneranno durante il percorso. Si corre trasportando un
contenitore di legno, il “bigonzo”, un
tempo utilizzato per la vendemmia,
zavorrato con un peso uguale per tutti, calcolato di volta sulla base
del più pesante (intorno ai 20 chili). La
competizione, che
sarà ripresa per l’intero percorso e proiettata su un grande
schermo nei pressi della partenza si
svolge lungo le vie del paese, con partenza dalla porta Romana e
arrivo in direzione nord nella centrale piazza San Pietro. La
manifestazione, relativamente recente, è la celebrazione degli
insediamenti che formavano la comunità di Radicofani, ora
concentrata in un unico abitato, ai piedi del castello, ma
anche di quella che un tempo era l’attività principale del
territorio.
La
viticoltura, negli statuti del 1255 e del 1411, era meticolosamente
regolamentata. La produzione era cresciuta durante i secoli sino ad
arrivare a duemila some di vino, equivalenti a tremila ettolitri. La
zona più vocata per questa produzione era una valle dove, dal XVII
secolo, fu costruito il piccolo santuario della Madonna delle vigne,
la cui festa si celebra ogni 8 di settembre. Ricollegandosi proprio a
questa festa nell’anno 2006 fu riproposta la corsa del Palio
relativi ai quattro borghi che esistevano fin dal Medioevo. Il “Palio
del bigonzo” si presenta, anche sotto l’aspetto artistico, in
grande stile: Iustina
Barbulescu
ha dipinto il drappellone, che andrà alla Contrada vincitrice,
mentre le Ceramiche il Volo di Sarteano hanno realizzato il simbolico
piatto dipinto e la pergamena destinati agli arcieri più bravi. Per
inciso, Radicofani vanta una società sportiva che primeggia ai
massimi livelli di una particolare disciplina, quella di tiro con
l’arco da caccia, che fa capo a una federazione del Coni. Sarà una
sfida tra molti protagonisti ai recenti campionati italiani, nelle
varie categorie, da no perdere Intanto sono stati rinnovati i vertici
dell’organizzazione della festa. Al Magistrato delle contrade,
all’unanimità, è stato eletto nuovo rettore Alfredo Rossi, già
membro onorario insieme a Renato Magi e a Giovanni Fatini, scomparso
di recente, tra gli ideatori del Palio radicofanese: a lui è
dedicato il torneo degli arcieri. Anche le Contrade, che nel nome
ricordano i vari borghi di Radicofani, hanno rinnovato i loro
vertici.