COMUNICATO
STAMPA del
21 novembre 2019
Quale
democrazia in Comune?
Sindaco
assente in Consiglio e
scelte opache: così si
calpesta una istituzione
SIENA
- Un sindaco che non partecipa al Consiglio comunale, o che nasconde
i motivi di scelte fondamentali come il rimpasto di una Giunta e il
siluramento di un assessore, calpesta una istituzione e
lascia seri dubbi sull'origine di certe scelte.
Lo ha fatto notare in Consiglio comunale il movimento Per Siena, in
una mozione alla quale non si è di fatto risposto, vista l’assenza del primo cittadino. «L’esclusione
dell’avvocato Sportelli dalla
Giunta – ha
rimarcato il consigliere Vanni Griccioli -
non sarebbe
scaturita da una mancanza di stima, essendo
legata ad
altri fattori rimasti
misteriosi.
Ma se la gente deve valutare l’operato dell’Amministrazione, le
ragioni delle scelte
non possono essere congelate nel miglio verde! Nel
caso specifico
stiamo
parlando di
un candidato sindaco che alle scorse elezioni,
grazie
ai suoi voti, ha contribuito inequivocabilmente alla vittoria
di De Mossi».
Per
il movimento Per Siena non
si tratta di una semplice curiosità: dicendo «Lo
sappiamo solo io e Sportelli» il sindaco sembra nascondere una
verità non raccontabile. Quindi
la sostituzione potrebbe essere la conseguenza di situazioni non
trasparenti. Liquidare con una frase sibillina
l’accaduto, ovvero: «Quello
che accade nel miglio verde rimane nel miglio verde»,
è
un affronto per
tutti coloro che hanno creduto in quella semplice stretta di mano
pre-ballottaggio, poi risultata una morsa fatale per l’avvocato
Sportelli e le liste che rappresentava. Il civismo,
tanto sbandierato dall’avvocato-sindaco è così scomparso, in pratica, dalla sua maggioranza.