Federalberghi
Toscana: “Giugno drammatico, l’emergenza sanitaria flagella le imprese
turistiche”
Dall’osservatorio
nazionale emerge un calo dell’80% di presenze turistiche a giugno; per la
Toscana un crollo generalizzato e prospettive drammatiche per la stagione
estiva
Firenze
–
Il mercato turistico alberghiero, secondo il centro studi di Federalberghi, ha
fatto registrare nel mese di giugno 2020 un calo di presenze dell’ 80,6%
rispetto all’anno precedente. I flussi dall’estero sono ancora paralizzati
(meno 93,2%) e anche il mercato domestico è ben oltre la soglia di allarme
(meno 67,2%). Le prospettive annuali non sono rassicuranti: nel 2020 si
registrerà la perdita di oltre 295 milioni di presenze (meno 68,7% rispetto al
2018) con un calo di fatturato del settore ricettivo pari a quasi 16,3 miliardi
di euro (meno 69%). Da non sottovalutare le ripercussioni sul mercato del
lavoro: a giugno sono andati persi 110mila posti di lavoro stagionali e
temporanei (meno 58,4%) e per i mesi estivi si teme una perdita di ulteriori
140mila posti di lavoro. Sono questi gli effetti dell’emergenza sanitaria da
COVID-19 sul settore turistico, che rischia di pagare il conto più caro della
crisi economica.
Anche
in Toscana a giugno è stato registrato un crollo generalizzato, in linea con le
analisi nazionali. Per il mese di luglio, le previsioni sono ugualmente
negative: a Forte dei Marmi, si prevede un calo del 35% sulla stagione;
all’Elba, un calo del 30% complessivo fino a settembre; la situazione diventa
ancora più drammatica nelle città d’arte come Firenze, con un calo del 70% con
valori riferibili a neppure la metà delle strutture riaperte, e Siena, che
registra mancate riaperture dell’80% delle strutture alberghiere.