COMUNICATO
STAMPA del: 3 dicembre 2019
La
nuova illuminazione a Bosco Isabella
Investimento legato ad alcuni lavori di manutenzione, per una piena fruibilità, in ogni ora del giorno
RADICOFANI
(VAL D’ORCIA) –
Il bosco Isabella, parco esoterico-romantico di Radicofani, si è
illuminato di nuova luce grazie a un investimento del Comune. I
lavori hanno riguardato anche una necessaria manutenzione.
«Valorizzare il bosco Isabella – osserva il sindaco Francesco
Fabbrizzi – era una delle priorità del nostro programma
elettorale, e una esigenza molto sentita dalla popolazione e
dall’associazione Pyramid. Ora, grazie alle nuove luci, ha un
aspetto totalmente diverso, e potrà ad essere utilizzato per eventi,
concerti, rappresentazioni teatrali, che rappresentano una
consuetudine a Radicofani». L’impianto di illuminazione, stato
inaugurato poco dopo il tramonto, sabato scorso (30 novembre), ha
subito destato emozioni e interesse. Per realizzare il progetto
dell’ingegnere Fulvio Mannucci sono stati investiti 60mila euro.
Particolare interessante: le nuove tecnologie consentono un
assorbimento di energia di appena 800 watt, insignificanti
all’interno dell’illuminazione pubblica. Altri 15 mila euro sono
stati necessari per la piantumazione di nuovi alberi e la rimozione
di quelli caduti, nonché dei vecchi pali per i corpi illuminanti. Il
taglio del nastro è stato accompagnato dalla sistemazione di una
sequoia. Da notare che il Bosco Isabella, arricchito da essenze
provenienti da tutto il mondo, è stato costruito tra la fine
dell’Ottocento e la Seconda guerra mondiale dalla famiglia Luchini
per desiderio di Odoardo, garibaldino, poi deputato e senatore del
Regno, che volle creare un percorso esoterico-iniziatico al suo
interno. I Luchini aderivano ad una Loggia massonica, per questo
hanno realizzato una sorta di tempio massonico all’aperto. Così
alcune cose che sembrano naturali sono studiate, come la disposizione
di alcune essenze o alberi a gruppi di tre, numero simbolico, la
giara interrata prima del piazzale che ricorda il catino del tempio
di Salomone usato per le abluzioni, o i due grandi massi disposti
all’inizio del sentiero che porta alla piramide, che rappresentano
le due colonne del tempio salomonico Boaz e Jachin, la siepe di Bosso
a forma di cerchio che rappresenta l’occhio che sovrintende, la
piramide a base triangolare, simbolo principe della massoneria.
Questi particolari arricchiscono ancora di più il fascino di un
luogo di grande suggestione che lambisce le mura del centro storico
di Radicofani.