Il turismo in Valdichiana Senese post coronavirus
Intervista al Presidente della Strada del Vino Nobile
Doriano Bui
Quali
dimensioni ha il comparto turistico in Valdichiana Senese?
L’offerta turistica
della Valdichiana
Senese è costituita da 821 strutture ricettive, di cui 626
extralberghiere e
195 alberghiere, per un totale di 24.710 posti letto; di
questi la metà si
trovano a Chianciano Terme. Con oltre 1 milione e 300 mila
presenze e oltre 500
mila arrivi annuali, la Valdichiana Senese è il secondo ambito
turistico della
Provincia di Siena per consistenza di flussi turistici (al
primo posto c’è
Terre di Siena con il capoluogo di provincia) e il trend negli
ultimi anni è
stato costantemente in crescita (+ 8,6% di arrivi e +10,2% di
presenze nel 2018
rispetto all’anno precedente). La dimensione del mercato
italiano e straniero è
pressoché ugualmente ripartita, con una provenienza maggiore
dalle regioni
Lazio, Lombardia, Emilia Romagna, per quanto riguarda
l’Italia, e Usa, Germania,
Regno Unito, Nord America per i paesi esteri.
Che ruolo ha la Strada del
Vino Nobile di
Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese?
Dal 2014 la
“Strada del Vino Nobile
di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese”,
assieme al tour
operator interno Valdichiana Living, è il braccio operativo
dei 9 Comuni della
Valdichiana Senese e dell’Unione dei Comuni della Valdichiana
Senese per la
promozione e la commercializzazione dell’offerta turistica
dell’ambito. Nel
2018 abbiamo presentato e condiviso con le amministrazioni
l’ultimo Piano
Turistico Triennale (2019-2021), il quale è stato approvato
assieme alle
relative azioni a sostegno del turismo del territorio. Durante
l’ultima
consulta dell’Osservatorio turistico di destinazione, tenutosi
il 13 febbraio
2020, abbiamo inoltre presentato il piano operativo 2020,
realizzato secondo le
linee guida della Regione Toscana; tra i punti salienti vi
erano l’organizzazione
dei prodotti turistici di ambito, il materiale informativo, il
sistema di coordinamento
degli uffici IAT, il potenziamento degli strumenti di
comunicazione digitale,
come il portale valdichianaliving.it, la app ValdichianaLiving
“Easy Guide in
App”, il Widget che si rivolge agli operatori turistici
dell’area e la presenza
costante su VisitTuscany.it, sito ufficiale di Toscana
Promozione Turistica che
permette di dare evidenza a eventi, tour e racconti. Purtroppo
l’emergenza
Coronavirus ci ha costretto ad una revisione completa delle
azioni, molte delle
quali sono state annullate, e a ricostruire una nuova
strategia, un vero e
proprio piano B, che ripartisse dalla protezione dell’immagine
del territorio
fin qui costruita. Per cercare di preservare il posizionamento
della
destinazione conquistato in questi anni, abbiamo pensato di
attivare un tavolo
di lavoro con gli attori principali del turismo e le
associazioni di categoria,
coordinato dalla Strada del Vino, per definire le linee guida
di alcuni
importanti temi quali la sicurezza degli operatori e degli
ospiti, la digitalizzazione
del management, la formazione qualificata del personale e la
sostenibilità
ambientale, anche attraverso la scelta di mezzi di trasporto
più ecologici. L’obiettivo
è pianificare azioni concrete da mettere subito in campo per
accelerare la
ripartenza del comparto turistico.
Quali effetti ha avuto
l’emergenza coronavirus
sul turismo di ambito?
A partire dalla fine
di febbraio abbiamo
iniziato a ricevere le prime cancellazioni per tour e
pacchetti acquistati dai
clienti nel 2019 e in programma per il 2020. Sembrano tenere
per il momento le
prenotazioni di giugno, mentre comincia ad arrivare di nuovo
qualche timida
richiesta per la stagione estiva; tuttavia il quadro degli
spostamenti
internazionali risulta ancora molto incerto, in particolare
per i turisti in
arrivo dai maggiori mercati, come gli Stati Uniti e il Regno
Unito. Da un
sondaggio interno che abbiamo svolto presso i nostri buyer
d’oltre oceano,
emerge una grande voglia di tornare al più presto a viaggiare,
soprattutto in
Italia. Probabilmente non appena riapriranno le frontiere gli
americani saranno
i primi a circolare in Valdichiana Senese. Ovviamente tutto
ciò si sta
traducendo in una crisi economica dell’intero settore e della
filiera turistica
locale, che auspichiamo sia al più presto supportata da
interventi regionali e
statali. Pensiamo ai mancati ingressi ai musei, alle disdette
per visite nelle
cantine e nelle aziende agricole, ai flussi turistici perduti
in occasione dei
principali eventi del territorio, al blocco delle
collaborazioni tra agenzie e guide
turistiche e la lista sarebbe ancora lunga.
Quali azioni di comunicazioni avete intrapreso?
Il Coronavirus ha
rafforzato il
potere informativo e relazionale degli strumenti di
comunicazione ad ogni
livello generazionale, rendendoci ancora più consapevoli e
liberi nelle scelte
di consumo di contenuti informativi. Per questo abbiamo
pianificato azioni di
comunicazione turistica che permettessero agli utenti di
viaggiare e scoprire
il territorio pur rimanendo a casa. Alle campagne emozionali
“Ammirala oggi,
vivila domani” e “Be our inpiration”, condivise sui social,
stiamo per unire la
rubrica “Valdichiana Advisor: Buyer e Blogger raccontano”, in
cui
professionisti del turismo e della comunicazione raccontano,
anzi recensiscono,
la loro esperienza di viaggio in Valdichiana Senese. Inoltre a
breve
presenteremo un video dei luoghi più segreti, sconosciuti e
affascinanti del
territorio realizzato con un drone.
Sul
piano
commerciale quale è la strategia di Valdichiana Living?
Innanzitutto rafforzare le relazioni di valore,
soprattutto ora
che le relazioni sono una minaccia per la salute, sia con gli
operatori
turistici del territorio, sia con i partner commerciali
nazionali e
internazionali. E poi progettare un’offerta specifica per i
viaggiatori
post-Covid19, molto più attenti alla sostenibilità e al
ritrovamento del
benessere psicofisico lontano dalle grandi città. In questo
senso la
Valdichiana Senese è in una posizione di vantaggio, con i suoi
borghi gioiello,
molti ancora da scoprire per il turista medio, i suoi paesaggi
naturali da
vivere a piedi, in bicicletta o a cavallo, e la sua
enogastronomia, prodotto
turistico consolidato che stiamo pensando di aprire anche al
commercio
elettronico.
Quali saranno le prossime
offerte turistiche?
Idee di viaggio
che abbracciano il
concetto di benessere più generale, da quello fisico a quello
mentale ed emotivo.
Valdichiana Living sta elaborando nuove offerte legate ad una
diversa
prospettiva di scoperta del territorio. Saranno proposte con
una forte impronta
ecologica, salutistica e sportiva, ma con un importante
accento sul fattore
umano e sulle relazioni personali, in quanto occasioni di
crescita personale. Insomma
cercheremo di puntare sul concetto di benessere a 360°. A
questo proposito la
Valdichiana Senese è entrata a far parte della rete di
destinazioni europee di
eccellenza EDEN con un progetto presentato dalla Strada del
Vino Nobile di
Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese dal nome
VAL. S.L.OW.
Tornando all’offerta turistica si prevede comunque di
continuare a puntare su
prodotti turistici consolidati, come l’enogastronomia, l’arte
e le terme, ma
anche su prodotti in fase di sviluppo, come il wedding, lo
shopping,
l’artigianato di qualità e il turismo sportivo. Quest’ultimo,
in modo particolare,
dovrà essere attentamente seguito e sviluppato anche per il
titolo di “European
Community of Sport”, che di recente ha ricevuto la Valdichiana
Senese; un
riconoscimento da ritenere un punto di partenza per azioni che
dovranno essere
attentamente progettate, coordinate e realizzate da tutti i
Comuni del
territorio.
Come
cambierà il modo di viaggiare in Valdichiana Senese?
Il coronavirus
cambierà il nostro
modo di viaggiare e di far viaggiare. Al weekend cittadino
magari preferiremo
qualche giorno in campagna all’aria aperta. Sarà probabilmente
il tempo del
turismo orientato verso i centri abitati meno affollati, i
piccoli borghi e le
micro destinazioni ancora tutte da scoprire. In quest’ottica
potrebbero essere
avvantaggiate le strutture ricettive che già si trovano in una
posizione di
“isolamento”, non alla portata dei mezzi di trasporto pubblico
insomma. Il
prevalere di un modo di viaggiare più sostenibile, a contatto
con la natura e
lontano dalle destinazioni turistiche più battute, lascia
sperare in un aumento
della permanenza media di soggiorno sul territorio. Certo il
prezzo da pagare
sarà un minore numero di arrivi, caratteristico del turismo
mordi e fuggi, ma
forse questo permetterà agli operatori del territorio di
accompagnare l’ospite
ad una scoperta più profonda della destinazione, assaporando
davvero il
concetto di “vivere” un luogo. In questa prospettiva il
viaggio può davvero
diventare un’opportunità di life changing e di crescita
personale. Dopo il periodo
di allontanamento sociale e di limitazione agli spostamenti,
al momento della
ripartenza operatori del settore e turisti potranno riscoprire
una relazione
molto più umana e meno economica; meno numeri e più persone,
più amici da accogliere
che clienti da soddisfare, aperti alla conoscenza vera di un
territorio e delle
sue tradizioni.